martedì 29 settembre 2009

300 milardi di sommerso

E' la stima di quanto verrà rimpatriato con il condono chiamato "Scudo Fiscale".
Ho già detto e ripeto che trovo la cosa utile per il momento economico nel quale ci troviamo, lo Stato deve fare cassa.

Il dubbio che sollevo è legato al 5% di balzello, davvero poco se raffrontato con quanto viene richiesto da Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Chi non ha pagato tasse, falsificato bilanci e fatto scritture contabili farlocche ha risparmiato circa il 60% , un prezzo del 10 o addirittura 15% sarebbe stato decisamente più equo e avrebbe permesso un maggior gettito.

Luca Borsetta, un italiano

lunedì 28 settembre 2009

Il Canone RAI

Teatrino di basso livello. Ecco quello che penso a proposito di quanto sta avvenendo in questi giorni.
E' notizia che rimbalza da una fonte all'altra il fatto che Scajola (ma in genere quasi tutto il PdL), dopo la prima puntata di Anno Zero abbia chiesto alla commissione di vigilanza RAI (sempre composta da Parlamentari) di verificare il modus televisivo di tale programma che è, a giudizio del partito di maggioranza, eversivo. Ma fa davvero così paura una voce fuori dal coro? Direi di si visto che prima si è tentato di non farlo andare in onda, poi è stato tacciato come programma di farabutti ed ora si cerca di censurarlo.

Notevole come, appena il PdL si muova, le due braccia stampate del partito scodinzolando e assecondino il loro padrone.
Parte infatti da Libero e Il Giornale la campagna contro il canone RAI. I due giornali pubblicano articoli contro "la tassa Santoro" e tutti i moduli per non pagarlo più.
Peccato però che l'erroneamente chiamato "canone RAI" non sia altro che una tassa, una tassa sul possesso della televisione e, il non pagare tale tassa è evasione fiscale.
La procedura per la disdetta del canone è possibile e assolutamente legale ma, essendo appunto una tassa sul possesso della televisione, comporta la sugellazione dell'apparecchio. Tale attività, ovviamente, renderà impossibile anche la visione di mediaset, sky, la 7 e tutte le emittenti locali. Feltri, siamo sicuri che tale campagna agevoli il gruppo di cui fai parte? Tra l'altro potrebbe accadere che anche il computer venga sugellato perchè qualsiasi strumento atto a divenire ricettore di trasmissioni audiovisive è soggetto a pagamento del canone. Sull'ultimo punto c'è però parecchia confusione e va verificato.

Feltri e Belpietro, torniamo nel medioevo? Questo a meno che non si intenda fare il giochetto all'italiana di mandare disdetta del canone e continuare lo stesso a guardare la tv diventando evasori fiscali.

Per quanto non mi trovi concorde con la linea giornalistica di tale programma mi chiedo se deve venire fuori tutto sto casino. La cosa fondamentale per un programma sono gli ascolti, se Anno Zero fa il 22,8% di share ha tutto il diritto di andare in onda. Siano i telespettatori a decidere.

Luca Borsetta, un italiano.

venerdì 25 settembre 2009

Libertà di Stampa

Prima puntata di Anno Zero per la stagione televisiva 2009-2010; il programma con il conduttore più schierato della tv (dopo Emilio Fede) totalizza un ottimo 22,8% di share, ben oltre il misero 13,2% della prima puntata di Porta a Porta con il Presidente del Consiglio.

Tra l'altro, è bene dirlo, ieri sera la controprogrammazione c'è stata, eccome; Grey's Anatomy su Italia 1, Ale e Franz su Canale 5 (13,24%) e Don Matteo su RAI 1 (23,56%); nonostante questo il programma ha fatto ottimi indici di ascolto battuto solo da Don Matteo.

E' lecito porsi allora una domanda. Se la pubblicità è l'anima del commercio e se, più un programma è visto più introiti pubblicitari derivano e, visto che la RAI è una azienda che guadagna dalla pubblicità, perchè tutto questo astio? Uso criminoso della televisione? Non credo, è decisamente più criminoso mettere all'ora di cena "Così fan tutte" o le riprese del culo di Belen che sale le scale.

Al di la del fatto che si possa essere d'accordo o meno con la linea politica della trasmissione è doveroso lasciare la possibilità al telespettatore di scegliere cosa vedere. I programmi di approfondimento politico sono ottime vetrine per i politici e ancor di più ottimi sistemi per sensibilizzare l'opinione pubblica. Se è vero che l'80% degli italiani si informa esclusivamente tramite la televisione è corretto e doveroso avere un contraddittorio sia nei telegiornali che nei programmi di approfondimento politico.

Manca libertà di stampa in Italia? E' questo il tema tratto ieri dal programma. La mia idea è che in Italia il sistema di informazione è anomalo.
E' anomalo che Berlusconi sia proprietario di 3 televisioni, che ne controlli altre due e che sia editore de il Giornale e Panorama.
E' anomalo che ad ogni cambio di governo ci siano avvicendamenti nei cadreghini RAI. E' anomalo che un Presidente del Consiglio si rifiuti di rispondere a domande e faccia richieste danni milionarie a giornali di diversa linea politica.
E' anomalo che giornalisti di diversa linea politica vengano tacciati come farabutti.
E' anomalo che i giornalisti abbiano una linea politica!

La libertà di stampa, almeno attualmente, esiste ancora ma viene fortemente limitata dai fatti sopra riportati. La situazione sta peggiorando in modo silenzioso ma progressivo. La volontà di inchinare l'informazione alla politica è chiara e lampante. Il diritto all'informazione libera è diritto inalienabile e perfettamente descritto dall'articolo 21 della Costituzione italiana.

Se perdessimo il diritto alla libertà di stampa, il diritto ad informarci e il diritto di espressione cosa differenzierebbe l'Italia da una dittatura? Certo, non una dittatura sanguinaria a modello africano ma una dittatura più subdola, nascosta, una dittatura di burocrati, una dittatura senza contraddittorio dove "la casta" dei soliti noti si avvicenda alle cariche dei Potere di Stato. Una dittatura democratica.

Luca Borsetta, un italiano

lunedì 21 settembre 2009

Cavalcare l'onda emotiva

Umberto Bossi cavalca il momento favorevole per raccimolare ancora voti chiedendo il ritiro delle truppe dall'Afghanistan. Peccato però che il "Senatur" a suo tempo avesse votato al Senato in modo favorevole alla missione. L'uomo in verde si giustifica dicendo che aveva votato ma non per mandare a morire i nostri soldati. Troppo comodo, l'invenzione della "Missione di Pace" era per desensibilizzare l'opinione pubblica al termine "Guerra". Chi era/è al governo sapeva/sa benissimo cosa sarebbero andati a fare i nostri soldati, sapeva benissimo la situzione pericolosa di una zona in guerra e conosceva perfettamente i limiti dei fondi stanziati per la missione
Questo almeno è quello che dovrebbe fare CHI ha il diritto/DOVERE di voto al Parlmamento e legifera delegato da noi. Se il Ministro non conosceva quanto detto sopra e quindi non si era informato ma votò così perchè gli fu detto egli ha contravvenuto allo scopo del suo mandato. Ma dov'è finita la Lega dei bei tempi?

Luca Borsetta

venerdì 18 settembre 2009

Onore ai Caduti

Ancora una volta ci tocca commemorare i nostri caduti, ancora una volta in un azione infame, disgustosa e vergognosa attentatori hanno posto fine alla vita di 6 soldati italiani. 150 kg di esplosivo hanno spazzato via le vite di chi, volente o nolente, perseguiva un suo ideale, l'ideale dell'"enduring freedom", l'ideale di una missione volta a portare Democrazia in un paese devastato dai talebani.

Oggi è un giorno di commemmorazione ma è anche corretto interrogarsi a caldo e chiedersi: è giusto allora stare in un Paese in guerra con una missione di pace? E' corretto credere che un Paese del genere potrà mai trovare un suo equilibrio socio-politico?
Storicamente lo stato Afghano è sempre stato una terra di mezzo in balia dei sovietici prima, degli sciiti dopo e talebani infine. Un paese di grande cultura ma via via impoverito dai continui cambi di linea governativiva.
A 8 anni dall'inizio della guerra non si riesce a vederne una fine, le forze talebane sembrano sempre più rafforzate.
La facilità con la quale gli americani sono riusciti a conquistare città dopo città sta ora mostrando il lato oscuro dell'azione, un'azione troppo veloce che ha ridotto ad un colabrodo i fronti di difesa delle città.
Il progressivo abbassamento dei budget, a seguito anche della crisi economica, ha portato alla riduzione dei fondi e ad un impoverimento delle capacità difensive.

Dal canto mio penso sia strategico continuare questa missione. L'impegno che abbiamo preso come Stato italiano verso l'Afghanistan è insindacabile. Mascherare tale missione (che di fatto ci ha portato in guerra) come una missione di pace ha reso più digeribile la cosa all'opinione pubblica ma siamo in guerra, è la nostra guerra e dobbiamo combatterla, dobbiamo portare a termine la nostra missione.
L'Afghanistan è una polveriera, uno Stato non Stato nel quale ci siamo imposti, nel quale abbiamo cercato di esportare l'occidentalismo. E' stato un errore? Ci siamo e dobbiamo restarci, non diamo nuovamente adito allo stereotipo del popolo italiano.


Onore e rispetto ai caduti


Luca Borsetta, un italiano

giovedì 17 settembre 2009

Silvio batte Silvio

Silvio imprenditore ha battuto il Silvio Politico. I dati d'ascolto, che da ieri circolano in rete, parlano chiaro. La fiction di canale 5 "L'Onore e il Rispetto" batte "Porta a Porta". Per quanto si sia cercato di non fare contro-programmazione spostando "Ballarò" e "Matrix" e mettendo in prima serata sulle reti mediaset "Selvaggi" e "Flashdance" il popolo si è espresso. Mai come questa volta "Porta a Porta" ha perso preziosi punti d'ascolto. Il servilismo televisivo di Vespa, Fede e Belpietro non incanta più. Tutti gli scandali (o presunti tali) scoppiati in questo periodo hanno allontanato definitivamente il popolo dalla politica.

A questo punto il direttore di RAI UNO dovrà rendere conto al gruppo di vigilanza RAI e cercare di spiegare perchè ha voluto puntare tutto su "Porta a Porta".

mercoledì 16 settembre 2009

L'incantatore di serpenti

Mi ero ripromesso che non avrei visto "Porta a Porta" ma non ho resistito.
Come avevo preannunciato è stato un incredibile show mediatico ma decisamente meno incentrato sul terremoto e molto più sui dissidi interni del partito di maggioranza.
Spettacolare come l'incantatore di serpenti sia uscito da incredibili "cul de sac" che i vari ospiti comunisti gli hanno teso per tutta la serata.
Tutto sarebbe stato quasi perfetto se, il sentimento di superiorità e supremazia che solo un padrone può avere nei confronti dei suoi schiavi, non fosse scappato fuori con veemenza in diverse occasioni. Così ancora una volta tutta la teatralità di chi è stato animatore sulle navi da crociera esce fuori.
"Sono meglio di De Gasperi"
"E' tutto un complotto volto a screditarmi"
"Visto che siamo in dittatura faccio quello che voglio"

Berlusconi, è un dato di fatto, è un uomo incredibilmente carismatico e dall'abilissima parlantina ed è anche per questo che il 68% degli italiani (fonti sue) gli da consenso. Se solo fosse più accorto a letto e si mordesse la lingua invece di vomitare sentenze...

Luca Borsetta, un italiano

martedì 15 settembre 2009

Lo Show dei Record

Ecco il preannunciato show, il Governo a pochi mesi dal terribile terremoto che si è abbatutto sull'Abruzzo consegna le primissime case.

Fa niente che, Bertolaso prima e Berlusconi poi, avessero promesso che entro l'inverno TUTTI sarebbero stati al caldo nelle nuove C.A.S.E.

L'importante è che i primi 200 terremotati siano entrati in possesso delle loro nuove case. La speranza è che per una volta non ci si dimentichi di chi ha perso tutto e che i patti vengano rispettati. Ricordo infatti che ci sono altre 45.000 persone che vivono tuttora in una tenda ministeriale.
Parlando per esperienza personale (durante il terremoto in Molise ci ho "abitato" per una settimana) posso garantire che le condizioni di vita all'interno di una tenda non sono assolutamente sopportabili neanche per pochi giorni, figuriamoci per mesi.
Forse, piuttosto che la boutade d'orgoglio dell'altisonante: "nessuno andrà in un container", sarebbe stato preferibile fare come in tutti gli altri terremoti portando, temporaneamente, delle unità abitative in container. Per quanto orribili danno decisamente più confort, privacy e sicurezza di un drappo di tessuto.

Meno teatrismo avrebbe reso la consegna delle case meno surreale. Le immagini parlano da sole, show mediatico, null'altro.

Berlusconi e Bertolaso osservano l'operato che, è bene ricordarlo, è stato pagato da Croce Rossa e costruito da imprese trentine.


Il magnanimo consegna le chiavi

Tremonti

Anche lui, dopo Fini e Alfano, interrompe il silenzio omertoso che fino a prima di Puttanopoli legava il PdL al suo Leader Maximo. Presumibilmente anche Tremonti (che stupido non è) ha capito che l'era Berlusconi è prossima alla fine.

lunedì 14 settembre 2009

Ballarò salta la partenza

Beh cosa c'è di male ci si chiede? Si, lo ammetto, anche io cado nel tranello e il dubbio è forte. Ballarò non andrà in onda per dare spazio al programma zerbino "Porta a Porta".

Faccio questo perchè trovo la cosa squisitamente vergognosa e ignobilmente montata ad arte dai poteri forti della rai per asservire il nostro Re e il suo secondo paggio di corte Bruno Vespa. Troppo sarebbe stato, tutti dovranno vedere la puntata dove il nostro signore con un trepidio di effetti e luci sceniche consegnerà 200 case ad altrettanti fortunatissimi aquilani. Mi gioco le balle che la puntata di "Porta a Porta" sarà una giostra di casi umani esasperati (come se non lo fossero già abbastanza avendo perso tutto) con persone che piangono e ringraziano Silvio. Se tanto mi da tanto anche il nostro Leader piangerà commosso dalle sue grandi capacità e farà l'ennessimo comizio a testa in su.

Se questo non è l'ennesimo caso che dimostra che le televisioni non sono libere non so cosa altro dire... Come cazzo è possibile che la rai cancelli l'avvio (di uno dei programmi politici più visti?) dell'ultimo programma di approfondimento politico esistente?

Mah...

venerdì 11 settembre 2009

I BOT valgono zero, anzi no...

Mentre Francia (+0,3%), Germania (+0,3%) e Giappone (+0,6%) ricominciano la ripresa del PIL, l'Italia non solo perde anche nel secondo trimestre 2009 prodotto interno (-0,5%) ma, il grande indebitamento pubblico, la sfiducia dei risparmiatori e la situazione finanziaria incerta fanno si che i BOT, caposaldo degli investimenti sicuri degli anni 60-70-80, valgano come la carta straccia, anzi meno.
La rendita attuale è 0,32% che, detratta delle spese bancarie per l'acquisto porta il valore del Titolo di Stato a -0,08%.
Tradotto: su 10.000 euro di titoli ho interessi attivi per 32 e spese per 40 euro.

Se anche i Titoli di Stato sono ormai ridotti a carta straccia mi chiedo quali siano le possibilità per l'Italia di uscire da questa gravissima crisi che sta colpendo il nostro Paese. Si parla di timida ripresa di PIL nel 2010 e ripresa dei consumi (a livello del periodo 2001 2007) nel 2011 ma la domanda che mi pongo è, le aziende italiane riusciranno ad arrivare a tali date?

Se non verranno attuate serie riforme economiche, se le banche non daranno credito alle imprese meritevoli e se la fiducia dei Paesi esteri nell'Italia continuerà a precipitare temo fortemente per l'uscita dalla recessione.

Luca Borsetta, un italiano

9/11

Per non dimenticare...

giovedì 10 settembre 2009

Il Colore dei Soldi

Ora, premetto che tutti i giochi televisivi mi stanno abbastanza sulle balle ma, programmi come "il milionario" o "Razione a Catena" riesco ancora ad accettarli perchè premiano la cultura. Non riesco a trovare l'utilità di un programma come "il colore dei soldi".

Proprio pochi minuti fa, in attesa dell'inizio di "Grey's anatomy", mi è caduto l'occhio sulla tv abbandonata a se stessa accesa in cucina. Lo sguardo, lo ammetto, è stato catturato da quella gran figazza di "velina" che in quel momento faceva una sorta di "stacchetto". Soffermandomi sul programma, a parte l'aver scongelato Monti de "La pupa e il secchione", non riesco a capire quale possa essere l'interesse del pubblico ad un programma vuoto e privo di filo guida.
Lo scopo, da quello che ho potuto capire, è scegliere un colore e fermare il conteggio dei soldi che aumenta prima che arrivi al massimo. Cos'è allora che lega lo spettatore al programma? Papi? Ma non scherziamo è il più arrogante e insulso conduttore della tv. Allora cos'è che tiene attaccati al televisore 2.000.000 di telespettatori facendo l'8,70% di share(fonte auditel 7 settembre 2009)?

Ovviamente le solite cose, casi umani, gente che piange, e la gnocca.

Un programma del genere ha un costo praticamente pari a zero a differenza di programmi "culturali" come quelli sopra menzionati dove ci sono dei produttori che studiano le domande, creano indovinelli e fanno di fatto il programma.

Programmi privi di contenuti non fanno altro che imbastardire sempre di più la popolazione mostrando tutta la pochezza di idee e la furbizia di chi crea questi format.

Il popolo pecorone, lo stesso popolo che continua a guardare "Paperissima" (che totalizza il 12% di share) lo stesso che non si lamenta se Report di RaiTre non andrà in onda, lo stesso che non legge i giornali e guarda Studio Aperto per informasi e crede che Feltri e Belpietro facciano i giornalisti, lo stesso che non sa chi era Ninni Cassarà ma conosce perfettamente i nomi di tutti i partecipanti al grande fratello 99, i 25.000 italiani che vanno ai provini per xfactor quando alla commemorazione per l'omicidio di Paolo Borsellino arrivavano a stento a 3.000 persone.
No, direi che c'è proprio qualcosa che non va e adesso capisco da dove arriva l'8,7% di share, anzi mi stupisco di quanti pochi siano. Attenderò i prossimi dati auditel.

Gente, l'arma ce l'abbiamo in mano, usiamola!
Telecomando... tasto rosso... OFF ...Buio...

Luca Borsetta, un italiano

Battisti al sicuro in Brasile

Si discute in questi giorni di un caso di politica estera: l'estradizione dal Brasile di Cesare Battisti un terrorista rosso condannato in Italia a 4 ergastoli. Fuggito in Brasile richiese lo status di rifugiato politico che gli venne concesso.
La richiesta di estradizione, poi negata dal governo brasiliano, ha creato un vero e proprio incidente diplomatico tanto che, in questi giorni, una delegazione italiana si è recata in Brasile per cercare di sistemare le cose.
Lo status di rifugiato politico, almeno nei paesi civili, viene concesso per crimini di natura politica e, l'omicidio non lo è.
Si attendeva per ieri la decisione della Corte Suprema brasiliana sull'estradizione ma, grazie a un cavillo burocratico la decisione è stata rimandata a data da destinarsi, nulla di fatto.

In questi giorni, in oltre, prende sempre più piede un coro di voci che chiedono la grazia per Battisti. L'arroganza di chi non si è mai pentito, gli ideali della lotta armata ancora vivi in lui e la sicurezza di quando ammetteva che sarebbe tornato in Italia come uomo libero rendono, a mio avviso, la richiesta di grazia dannosa per il nostro, già ridotto a colabrodo, sistema giudiziaro. La certezza della pena per crimini efferati e gravi e la non redenzione lo rendono incompatibile con la scarcerazione

Che paghi.

mercoledì 9 settembre 2009

Il Re contro la Magistratura

« So che ci sono fermenti in Procura, a Palermo, a Milano, si ricominciano a guardare i fatti del ’93, del’94 e del ’92. Follia pura»
«Quello che mi fa male è che della gente così, con i soldi di tutti, faccia cose cospirando contro di noi»


Ancora una volta, Silvio Berlusconi, attacca la magistratura e lo fa nel modo più basso possibile. Oggi tocca alla delegittimizzazione delle indagini sulle stragi mafiose degli anni 90 tra cui è, bene ricordarlo, morirono grandi uomini di Stato.

Le indagini, che sono state riaperte dopo le dichiarazioni del figlio di Vito Ciancimino, mostrerebbero commistione fra mafia e politica in quegli anni.

Il diritto di sapere la verità su uno dei periodi più bui della storia italiana è sacrosanto ed innegabile. Se la magistratura usa i soldi delle nostre tasse per indagare e farci, almeno per una volta, sapere la verità e scoprire i mandandi degli attentati ben venga.

martedì 8 settembre 2009

Crisi di Governo?

Il Governo trema. Neanche i vari tentativi di affossarlo con mignotte, festini, sesso con minorenni etc, sembravano aver lasciato un segno sulla candida faccia di Berlusconi; almeno questo in apparenza. I dissidi interni aumentano e, le allora voci sottili sono diventate vere e proprie urla tanto che nemmeno tgcom può più fare finta di niente. La Lega continua a dire tutto il contrario di quanto dice Berlusconi che a sua volta cerca di smentire le piazzate dei carismatici uomini in verde. La Lega è un alleato che a questo Governo serve tantissimo e, la legge sulla sicurezza, la dice lunga sul potere che detiene il Carroccio in questa coalizione.

Fini, per la prima volta prende le distanze dal modo di fare politica (mod. tutto va bene) di Berlusconi. La delegittimizzazione in un momento delicato come questo cade esattamente a fagiolo, chi meglio di lui potrebbe prendere le redini del PdL una volta messo fuori gioco Silvio?

Il Berlusconi che esce da tutti questi combattimenti mediatici è un uomo sfinito che ha perso qualsiasi minimo contatto con la realtà. E' un essere più uomo di prima e non più supereroe come voleva farci credere, è un uomo come tanti che ama i vizi e il lusso. Questo i suoi alleati lo sapevano già da tempo ma lo sbandieramento sui quotidiani di tutto ciò potrebbe essere il cuneo per insinuarsi. Prima i Comunisti, poi i magistrati, poi i giornali, poi il tg3, poi i catto-comunisti ed infine l'Unione Europea, sono tutti suoi nemici. Questa ricerca di un capro espiatorio per appunto espiare le sue colpe sono l'ultimo disperato tentativo di risollevarsi.

Se la Corte Costituzionale sul lodo Alfan prima e i magistrati sul caso Mondadori-Mediaset poi, dovessero decretare l'incostituzionalità della Legge e la colpevolezza di Mediaset(al secolo Finivest) per l'acquisto di Mondadori (Mondadori sarebbe dovuta andare a De Benedetti che al secolo deteneva una grossa quota di capitali, a tal fine aveva il diritto di prelazione sulle quote della società) avremmo perso non solo uno degli uomini che ha governato (in modo più o meno continuativo) per 15 anni ma anche uno dei più grandi self made man che la storia italiana ricordi.