giovedì 10 settembre 2009

Il Colore dei Soldi

Ora, premetto che tutti i giochi televisivi mi stanno abbastanza sulle balle ma, programmi come "il milionario" o "Razione a Catena" riesco ancora ad accettarli perchè premiano la cultura. Non riesco a trovare l'utilità di un programma come "il colore dei soldi".

Proprio pochi minuti fa, in attesa dell'inizio di "Grey's anatomy", mi è caduto l'occhio sulla tv abbandonata a se stessa accesa in cucina. Lo sguardo, lo ammetto, è stato catturato da quella gran figazza di "velina" che in quel momento faceva una sorta di "stacchetto". Soffermandomi sul programma, a parte l'aver scongelato Monti de "La pupa e il secchione", non riesco a capire quale possa essere l'interesse del pubblico ad un programma vuoto e privo di filo guida.
Lo scopo, da quello che ho potuto capire, è scegliere un colore e fermare il conteggio dei soldi che aumenta prima che arrivi al massimo. Cos'è allora che lega lo spettatore al programma? Papi? Ma non scherziamo è il più arrogante e insulso conduttore della tv. Allora cos'è che tiene attaccati al televisore 2.000.000 di telespettatori facendo l'8,70% di share(fonte auditel 7 settembre 2009)?

Ovviamente le solite cose, casi umani, gente che piange, e la gnocca.

Un programma del genere ha un costo praticamente pari a zero a differenza di programmi "culturali" come quelli sopra menzionati dove ci sono dei produttori che studiano le domande, creano indovinelli e fanno di fatto il programma.

Programmi privi di contenuti non fanno altro che imbastardire sempre di più la popolazione mostrando tutta la pochezza di idee e la furbizia di chi crea questi format.

Il popolo pecorone, lo stesso popolo che continua a guardare "Paperissima" (che totalizza il 12% di share) lo stesso che non si lamenta se Report di RaiTre non andrà in onda, lo stesso che non legge i giornali e guarda Studio Aperto per informasi e crede che Feltri e Belpietro facciano i giornalisti, lo stesso che non sa chi era Ninni Cassarà ma conosce perfettamente i nomi di tutti i partecipanti al grande fratello 99, i 25.000 italiani che vanno ai provini per xfactor quando alla commemorazione per l'omicidio di Paolo Borsellino arrivavano a stento a 3.000 persone.
No, direi che c'è proprio qualcosa che non va e adesso capisco da dove arriva l'8,7% di share, anzi mi stupisco di quanti pochi siano. Attenderò i prossimi dati auditel.

Gente, l'arma ce l'abbiamo in mano, usiamola!
Telecomando... tasto rosso... OFF ...Buio...

Luca Borsetta, un italiano

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