lunedì 6 luglio 2009

PD: il fallimento delle primarie

Da "Il Corriere della Sera"
Lo statuto del Pd va cambiato, le primarie per eleggere il segretario non vanno bene perché attribuiscono ai cittadini «il potere di demolire il partito o comunque di invaderlo, di occuparlo», ha detto ancora D’Alema. «Cambieremo lo statuto dopo il congresso. Le primarie le farei per decidere le liste per il Parlamento, se non ci sono le preferenze. Ma perché fare le primarie per il segretario del Pd? Votino gli iscritti per eleggere il segretario del partito».

L'esempio di libertà tanto decantato dal "nuovo" Partito Democratico è destinato a fallire, D'Alema è contratio alle Primarie, contrario perchè mai potrebbe tornare a governare, mai il popolo gli potrebbe dare fiducia e questo lo sa, lo sa talmente bene che riferisce di non voler più continuare a dare la libertà al popolo, non vuole più permettere che sia la gente, la sua gente, a decidere su chi avrà il diritto di essere segretario di partito, colui che potrebbe diventare il nuovo Premier.
Motiva il fatto dicendo che troppa libertà fa bagarre e la bagarre porta all'incapacità di governo del partito.

Troppa Democrazia impedisce che la Democrazia possa avere effetto?
No caro Massimino, troppa libertà dimostra che il popolo è stanco delle solite facce, dimostra che ne ha piene le scatole dei soliti ex democristiani, ex prima repubblica ex tutto. Troppa libertà dimostra che la gente ha voglia di cambiamento ed è di questo che avete paura!

Caduto lo scoglio delle primarie D'Alema sarà sempre più vicino alla nuova nomina a segretario di partito, sempre più vicino a tornare Primo Ministro; allora mi chiedo, che differenza ci sarà dal lontano 1994?
Qual'è la novità in questo Partito Democratico?

Se il bipolarismo italiano pensato dai grandi strateghi della politica è D'Alema vs Berlusconi beh... sono contrario al bipolarismo!

Come sostenevo nell'articolo "PD: La grande possibilità bruciata" il cerchio inesorabilmente e lentamente si chiude, Massimino esce finalmente dall'ombra dove era stato relegato per i suoi "crimini di governo". Grazie Democrazia!

Luca Borsetta, un italiano


fonte: Corriere della Sera

8 commenti:

Anonimo ha detto...

a proposito di false notizie andate a vedere questo sito

http://falsoblondet.blogspot.com/

ahahahahah

Anonimo ha detto...

Le primarie. Strumento di grande democrazia che trovano ampio e indelebile spazio nello statuto del Partito Democratico. Ci sono due metodi chiaramente differenti per eleggere un segretario, colui che probabilmente sarà destinato alla premiership. Anche se non condivido in pieno la sovrapposizione delle due figure. Il leader, lo puoi eleggere per acclamazione, per ovazione. Con belle fighe in prima fila, con Demo e la sua band che dedica inni solenni e televisioni di proprietà che mettono in secondo piano tutti i leader della coalizione. Oppure puoi chiamare a raduno un popolo silenzioso che mette mano al portafoglio, caccia un euro e mette una bella crocetta sul candidato che, mediante una mozione elaborata, mediante un progetto ed un programma di governo del Partito, attraverso una discussione aperta, talvolta aspra, li ha conivinti che sia lui la persona giusta per la segreteria, per sfidare l'avversario. La domanda è come mai, se negli USA la Clinton e Obama se le suonano di santa ragione e, a elezione terminata emerge un vincitore chiaro, legittimato alla leadership, è un grande segnale di democrazia e civiltà, mentre se lo stesso accade al Partito Democratico in Italia, è un fallimento epocale che consiglierebbe lo scioglimento del Partito? Io dico che no, le primarie non si toccano. Forse, come sostengo da tempo, il segretario del PD non deve essere eletto dai simpatizzanti bensì dagli iscritti. Il candidato Premier, quello si, deve essere eletto da tutti coloro che si sentono vicini allo stile e al pensiero del candidato.
Gli affari del Partito, sono gli affari degli iscritti, dei tesserati. Altrimenti, se chiunque avesse voce in capitolo nel mio partito, che senso avrebbe iscrivermi e pagare una quota di tesseramento? Se vuoi partecipare alla vita del partito, devi farlo sempre, con costanza e dedizione. Altrimenti, ti rimane il grande strumento democratico delle primarie per il candidato premier. Stop.
Il Bipolarmismo. Oggi un PDL in ostaggio della Lega, un PD in ostaggio dell'IDV, ma anche un parlamento soggetto ad accordi sottobanco con l'UDC, dovrebbero insegnare che la vera stabilità la ottieni se governi da solo. Non esistono coalizioni riformiste, bensì esistono partiti riformisti. Il dialogo è condizione prima in una democrazia, ma oggi assistiamo ai diktat della lega come ieri a quelle di PRC & Co. La seconda ed ultima domanda è come mai, in tutti i paese d'Europa e non solo, il bipolarismo funziona e le riforme si fanno?

Fabio Zagari

Unknown ha detto...

Il bipolarismo in Europa funziona perchè è tale. In Italia il bipolarsimo non funziona perchè non esiste. Come giustamente dici tu Fabio il pdl è ostaggio della Lega e il PD è ostaggio dell'Ivd. Nel qual caso il referendum, che ho caldeggiato personalmente, fosse andato a buon fine, solo allora, avremmo potuto parlare di bipolarismo grazie ai lauti premi di maggioranza al maggior partito. Fino a che Lega e Idv avranno la possibilità di tenere "per le palle" i partiti maggiori minacciando crisi non avremo mai un sistema politico funzionante in grado di fare riforme come si deve. Purtroppo, sopratutto in Italia, il cadreghino fa comodo a tutti Lega e IdV compresi e, stai pur tranquillo che nessuno rinuncerebbe allo stipendio per il bene della repubblica.
Noto che hai invece glissato sul probabile nuovo candidato D'Alema, credi ancora che sia così lontana la possibilità di un suo ritorno?

Luca

Anonimo ha detto...

D'Alema possibile segretario del PD o prossimo candidato premier è una favola a cui non crede nessuno. Non che mi dispiaccia, ma non lo credo possibile. Anzi, ne sono sicuro.

Fabio Zagari

Unknown ha detto...

Non ti dispiace? Cos'è il gioco dei due pesi e due misure? Se il partito democratico deve essere nuovo che ci si levi tutti i vecchi politicanti e non si spacci i vecchi per nuovi. Mi dispiace che non ti dispiaccia (perdona il gioco di parole) la cosa, ti ricordo che D'Alema è stato indagato per finanziamento illecito (ancora nella prima repubblica) aggiottaggio (nel caso BNL UNIPOL) e nel caso "affittopoli"

Anonimo ha detto...

Non ho problema alcuno a dimostrare stima per un uomo di lungimiranza politica come D'Alema. Poi che abbia tenuto comportamenti poco chiari è certamente una cosa non condivisibile.`

Fabio Zagari

Unknown ha detto...

Lungimiranza politica... bel termine, dovrò ricordarmene il giorno che farò un articolo su Berlusconi.

Polìscor ha detto...

D'Alema viene spesso scambiato per stat-ista, ma è solo uno stalin-ista fuori dal suo tempo.
Non riesco ad essere così calmo, parlando di quest'uomo: http://poliscor.blogspot.com/2009/07/il-partito-prima-di-tutto.html
Complimenti per il blog.

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