martedì 28 luglio 2009

La Questione Morale

Si sente spesso parlare della questione morale. Il Partito Democratico dibatte internamente sulla questione. Il Popolo delle Libertà si presenta come il partito della cristianità (refuso della DC), il partito della famiglia e il partito che dice no alle coppie di fatto.

Ognuno ha i suoi ideali ed è giusto rispettarli.

C'è un vecchio detto però che recita "Chi predica bene razzola male".
Alla luce degli ultimi accadimenti è giusto chiedersi se, chi abbiamo votato perchè rappresenta i nostri ideali, sta davvero facendo quanto promesso. I dubbi che si insinuano sono prepotenti e, almeno per me, rimangono li, incastonati nella testa e frullano.

Mi chiedo con che diritto il PD si presenta come nuovo e poi ricandidi per l'ennesima volta vecchi democristiani alle Primarie, mi chiedo con che coraggio il PD parli di questione morale e, un dirigente locale sia stato indagato perchè violentatore reiterante.
Mi chiedo con che coraggio Berlusconi faccia il moralista e messo alle corde da mille indizi, ammetta candidamente che gli paccia trombare. Mi chiedo con che coraggio Ghedini (avvocato del premier) smentista ogni accadimento per poi ritrattare e ritrattare il ritrattato. Mi chiedo con che coraggio Berlusconi abbia chiesto di ricevere la Comunione e, nel mentre, cornificasse la seconda moglie.

Io personalmente non mi reputo un buon cristiano e non ho mai creduto nella questione morale, credo che, prima di essere ciò che siamo lavorativamente. siamo uomini fatti di carne ed istinti. Sarebbe però corretto che le regole fossero uguali per tutti e, se l'idea è quella di "moralizzare" la politica, che ci sia davvero un valore morale pulendo i partiti di vecchi refusi e anticaglie di più di cinquanta anni fa. Se questione morale deve essere che Berlusconi la smetta di andare a puttane davanti a tutti, se questione morale deve essere che il PD controlli meglio i suoi dirigenti, se questione morale deve essere che questione morale sia.

Il vero problema non è che Berlusconi trombi a destra e manca, il problema è che lui si presenta come custode del perbenismo di centro-destra, custode della famiglia e della cristianità. Con che coraggio alle prossime elezioni gli ecclesiastici, i ciellini e i cristiani votaranno quest'uomo?

Sono perplesso...


Luca Borsetta, un italiano

3 commenti:

Antenore Antonio ha detto...

Caro Luca, leggendo il tuo articolo non posso non commentare il tuo pensiero. Mi è piaciuta molto l'ultima frase: "Con che coraggio alle prossime elezioni gli ecclesiastici, i ciellini e i cristiani votaranno quest'uomo?"

Per l'esperienza avuta e per l'idea che ormai mi sono fatto, ecclesiastici ma soprattutto ciellini continueranno a votare un uomo che "predica bene e razzola male". Non per niente questa frase è nata per indicare le abitudini e stili di vita dei preti... Lo stile del perbenismo, dell'ipocrisia e del "si fa ma non si dice" è insito in certe "caste".

Un fondamento del Cristianesimo è l'amore verso il prossimo. Questo principio fondamentale è messo in pratica da molte persone che come noi si impegnano nel sociale mettendo a disposizione il proprio tempo libero per il bene degli altri. Forse il nostro impegno non è abbastanza; per essere considerati dei buoni Cristiani dovremmo andare a Messa tutte le domeniche e non mangiare carne al venerdì! Questo potremmo anche farlo ma non basterebbe ancora, dovremmo essere splendidi! Senza macchia! Quello che forse non riusciremmo a fare è (parlo sempre per esperienze personali) tradire, essere disonesti con i propri collaboratori, essere egoisti.
Ma a tutto c'è una soluzione! Una bella confessione o una buona offerta bastano a resettare tutto e si è di nuovo pronti per predicare e apparire!

Polìscor ha detto...

Vedo confusione nel filo logico del post. Insomma, 'sta "morale politica" è un bene o no?
Perché pare che lo sia a seconda di chi la predica, ed in ogni caso il confine tra moralismo e "stato etico" è molto, molto sfumato.
Tutto ciò cozza clamorosamente col pensiero liberale, che alcuni tratti dei tuoi articoli lasciano trasparire.
Anch'io sono perplesso...

Anonimo ha detto...

Ebbene, torno dopo un periodo di pausa. E torno più agguerrito che mai rinvigorito da sofferenza. Bene, leggo l'articolo di Luca e difficilmente posso dire di non concordare con quasi tutte le affermazioni fatte. Quasi. La questione morale esplode ora me è senza dubbio un argomento che si trascina da tempo. Ricordate durante il penultimo governo Berlusconi, il simpatico deputato UDC, rigorosamente sposato con figli, pizzicato in una camera d'albergo con servizio di mignotta e coca comprese? Di esempi di questo genere ne potremmo scrivere fino a domani. Forse dovremmo cercare di capire se esiste ancora una "Morale". E' morale darla/o via per far carriera? E' morale diventare ministro a suon di bocchini? E' morale protestare per stipendi da parlamentare europeo di soli 10.000 Euro? E' morale lasciar credere che dopo un apprendistato a striscia la notizia, le porte delle istituzioni si possano spalancare? E' morale cambiare le nomine del servizio pubblico ad ogni cambio di governo?
Poi ragioniamo sui partiti. Credo ci sia una differenza abissale tra i due maggiori partiti italiani. Se il PDL considera prerogativa per un posto in parlamento la misura delle tette e la spregiudicatezza sessuale, beh, la questione morale è grande come una casa. Il PD, dal canto suo, non può certo controllare la fedina penale di ogni suo militante. Certo, lo dovrebbe fare per i suoi dirigenti, ma gli iscritti di un partito non possono essere soggetti a controlli. Credo anche sia oggettivamente impossibile.
Concludo con la soddisfazione delle parole lette in una intervista di Barbara Berlusconi, primogenita del secondo matrimonio del premier. Un uomo politico, non può pensare di vivere due vite: "I rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli". Da questo discende la convinzione che chi è chiamato ad amministrare lo Stato non può tracciare un solco tra i comportamenti pubblici e quelli privati."
Eppure la gente non capirà...
Fabio Zagari

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