La RAI (reti audiovisive italiane) ha un consiglio di amministrazione. In tale consiglio (che puntualmente viene sfasciato con ogni nuovo governo) sono presenti personaggi di una o dell'altra fazione politica; ufficialmente per evitare che l'informazione possa diventare troppo di parte.
Come si costituisce il CdA della RAI?
2 Consiglieri vengono indicati dal Ministero dell'Economia di cui uno sarà il Presidente del CdA
7 Consiglieri vengono indicati dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza
Cosa vuole dire tutto ciò?Vuol dire che a seconda del partito di governo ci sarà un CdA che caldeggerà una linea editoriale clemente e flessibile verso il datore di lavoro e intollerante verso l'opposizione.
Infatti così è, al termine dell'insediamento del CdA avvengono cambi nelle direzioni di reti e telegiornali. Ciò implica una linea giornalistica favorevole al Governo. Ciò implica che, se il giornalista o il direttore mostra immagini o enuncia notizie non affini al governo può perdere il posto di lavoro in quanto, per la proprietà transitiva, dipendente del partito in carica.
Tutto ciò non solo è scandaloso ma impedisce anche l'obiettività delle fonti di informazione.
Da cittadino e sovvenzionatore di tale servizio PRETENDO obiettività. Personaggi come Minzolini e Mazza dovrebbero lavorare su rete 4 fianco a fianco con Emilio Fede.
Luca Borsetta, un italiano
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2 commenti:
scusa l'off topic: www.internazionale.it/home/?p=1953
Si chiama "lottizzazione" e tale resterà finché la RAI sarà considerata un servizio pubblico a metà.
Se lo fosse sul serio, sarebbe a totale gestione dei Ministeri delle Telecomunicazioni e dell'Istruzione.
E a quel punto il "problema" delle poltrone di maggioranza e di opposizione sarebbe automaticamente risolto.
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