martedì 14 luglio 2009

Zopa, il social lending azzoppato

Zopa società inglese leader nel microprestito è stata eliminata dagli itermediari finanziari italiani perdendo di fatto l'abilitazione a concedere credito. La causa scatenante è il fatto che, i soldi, in attesa di essere prestati venivano depositati su conti della società.

Funziona così; chi ha denaro concede questi soldi alla società che a sua volta li presta garantendo un interesse sicuramente superiore a quello bancario e chi riceve il prestito paga interessi inferiori a quelli bancari o di intermediari creditizi. Non solo, i soldi vengono restituiti poco per volta, ogni mese con gli interessi.

Il progetto è decisamente interessante, forse troppo e sono convinto che Banca d'Italia abbia subito pressioni dai suoi azionisti per far fuori questa scomoda realtà di social lending. Le lobby bancarie si sono spaventate per 5 milioni di euro? O forse ciò che ha fatto paura è l'idea vincente?

Invece quelli che dicono di concedere prestiti fino a 90 anni meritano di rimanere aperti e di portare con dignità l'iscrizione a intermediari creditizi! Basta fare una ricerca su internet, o guardarsi in giro durante le lunghe code in auto per rendersi conto di cosa c'è in giro.

Non posso fare altro che esprimere la massima solidarietà e la speranza di un ritorno alla piena funzionalità al progetto Zopa.

Luca Borsetta, un italiano

1 commenti:

Stefano Nichele ha detto...

davvero un peccato, speriamo riescano a trovare una soluzione e facciano ricorso!

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